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..Siamo pronti per l'evento che presenteremo con l'Open Day di Febbraio
dell'ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA BORGONCINI DUCA ROMA,
nei Plessi della Manetti -Sacchetti.
Via Giannozzo Manetti ,6 00167 Roma.
GIOVEDI 04 FEBBRAIO 2016,
Dalle ore 10:00 alle 18:30
Apertura a TUTTI dalle ore 15:00
Convegno alle 17:30.
In un campo multiepoca, con didattiche ai bambini della primaria e ai ragazzi della secondaria dell'istituto Comprensivo Statale Piazza Borgoncini Duca.
Presenteremo un Progetto nominato "Detective e Reporter della storia" dove fin dalla prima classe della primaria all'ultima della secondaria, per un percorso di 8 anni, i bambini e ragazzi saranno completamente Immersi nella storia, avranno la possibilità di vivere le epoche e le esperienze delle generazioni passate attraverso laboratori didattici, Approfondimento sulle tematiche, Programmazione e guide ai Musei con le didattiche Correlate, Rievocazioni e Ricostruzioni in costumi, ambientazioni e strumenti originali o ricostruite fedelmente secondo le antiche tecniche, dei momenti più importanti, dalle battaglie che hanno sancito I fatti salienti, alla situazione sociale e politica al momento dei Fatti, grazie e attraverso i professionisti del CERS (consorzio europeo delle rievocazioni storiche) ci si avrà l'idea di calarsi totalmente nei periodi di studio e sentirne addosso il momento che rimarrà impresso nella propria memoria. La conoscenza del nostro passato ci farà comprendere meglio il presente, e ci farà capire gli errori da non fare per il futuro.
Seguendo le direttive didattiche si potrà approfondire i momenti con lo spirito del pittore, Reporter, Archeologo o scienziato e si verrà stimolati ad approfondire i momenti in ombra ..tralasciati dagli storici, dalla Storiografia, per i motivi più vari, ma che meritano di essere messe in luce, proprio per la Liberta e Conoscenza dell'individuo e della Società a cui apparteniamo.
La mattina dalle 10:00 alle 13:00 sarà dedicata alle didattiche dei bambini dei plessi dell'istituto
Dalle 15:00 la Scuola Manetti - Sacchetti sarà una finestra aperta a Tutti per invitarvi ad affacciarvi sulla storia e seguire le didattiche..che vanno dal paleolitico alla 2° guerra mondiale, e alle 17:30 la conferenza che parlerà del progetto da attuarsi con il nuovo a.s. 2016/2017 su tutti i Plessi dell'Istituto Manetti- Sacchetti- S.Francesco - 2 Ottobre 1870.
Dopo aver contribuito a portare avanti un idea del genere...mi chiedo perché nessun uomo del passato lo ha fatto...che bello sarebbe stato studiare così, forse avremmo fatto meno errori e Oggi avremmo consegnato ai nostri figli un mondo più Sano. Nulla è perduto...riconquistiamo la Memoria e avviciniamoci al futuro preparando anche per noi una mente da Saggio...e non un costume da Vecchio isterico intollerante e senza la cultura dei Valori.
Non permettiamo che si calpesti la Scuola pubblica e aiutiamola e con essa anche i nostri bambini affinché la forniamo di CONTENUTI che le nostre Maestre sanno come usare e valorizzare. Sappiamo scindere i Contenitori e i Contenuti tra il pubblico e il privato e tra una Scuola e un altra...e comunque non permettiamo MAI CHE, CHI SI TROVA NELLA CONDIZIONE DI NON POTER SCEGLIERE...NON TROVI LA SCUOLA CHIUSA NEL SUO QUARTIERE PER I LORO FIGLI CHE COMUNQUE SARANNO TUTTI COMPAGNI DI AVVENTURA E DI VITA FIANCO A FIANCO.
Io con te siamo noi
Genitori e Bambini insieme, costruiamo il FUTURO
sabato 30 gennaio 2016
lunedì 10 novembre 2014
"No" compiti.....eccessivi...ma mirati ...nel W.E. e Festivi
http://www.lastampa.it/2014/01/21/blogs/skuola/niente-compiti-per-luned-lo-dice-la-circolare-AihaJJLbE6FnH5RS5POYBK/pagina.html
E' legge, quindi deve essere applicata. Si tratta della Circolare Ministeriale 14 maggio 1969, n. 177 Prot. n. 4600, avente ad oggetto: "Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa".
La Circolare, mai abrogata, recita: “…Nell’impegno di garantire agli alunni ogni possibilità e ogni componente di sviluppo della loro personalità, la scuola non può non preoccuparsi di rendere praticamente possibile questa più ampia e varia forma extrascolastica di arricchimento culturale e formativo.
Inoltre, va considerato che nelle giornate festive e, in genere, anche nel pomeriggio del sabato, moltissime famiglie italiane, in cui entrambi i genitori svolgono un’attività lavorativa, trovano l’unica occasione di un incontro dei propri membri – innanzi tutto genitori e figli – più disteso nel tempo e, quando possibile, in ambiente diverso da quello dell’abituale dimora cittadina, più sereno nel riposo dal lavoro, di un incontro nel quale trovano alimento il rafforzarsi dei rapporti affettivi, lo scambio delle esperienze, il confronto dei comportamenti tra giovani e adulti; in una parola, si ricompone l’unità della famiglia, e questa attua la pienezza della sua essenza di primo e fondamentale nucleo sociale e della sua primaria funzione educativa.
In considerazione del duplice ordine di esigenze finora prospettate, questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno.”
Tutto risolto? Sull'argomento vogliamo aprire un dibattito, riportando il commento di Paolo Pizzo, che si è occupato di rintracciare la citata circolare e di commentarla rispondendo alla nostra utente.
Infatti, la motivazione che è alla base della circolare (non quindi il divieto in sé di assegnare i compiti durante il fine settimana) come lo “scambio delle esperienze”, “il confronto dei comportamenti tra giovani e adulti”; il richiamo all’unità della famiglia ecc. da poter effettuare/recuperare solo il “fine settimana” (cosa che quindi lo studio non permetterebbe) potrebbe sembrare anacronistica anche se con un’eco quasi nostalgica.
Ad altri invece possono sembrare ancora dei valori da perseguire e che rimanga quindi ben “visibile” questa circolare.
"Io invece - citiamo dalla risposta data da Pizzo nella nostra rubrica di consulenza - non posso resistere e quindi penso anche al fatto che dal 1969 ad oggi è cambiato e di molto il tono delle stesse circolari ministeriali (purtroppo…). Poi c’è da considerare la prassi: alzi infatti la mano quell’insegnante che non abbia finora assegnato compiti per i lunedì.
Se però poi parliamo da un punto di vista strettamente normativo, e per adesso a quello mi attengo, non c’è dubbio che la circolare esiste e andrebbe rispettata, a meno ovviamente di un regolamento interno di istituto che predisponga diversamente.
Insomma, il dibattito è sicuramente aperto (ti ricordo anche la questione compiti per le vacanze di Natale) e sarebbe utile portarlo all’attenzione anche del collegio dei docenti."
E' legge, quindi deve essere applicata. Si tratta della Circolare Ministeriale 14 maggio 1969, n. 177 Prot. n. 4600, avente ad oggetto: "Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa".
La Circolare, mai abrogata, recita: “…Nell’impegno di garantire agli alunni ogni possibilità e ogni componente di sviluppo della loro personalità, la scuola non può non preoccuparsi di rendere praticamente possibile questa più ampia e varia forma extrascolastica di arricchimento culturale e formativo.
Inoltre, va considerato che nelle giornate festive e, in genere, anche nel pomeriggio del sabato, moltissime famiglie italiane, in cui entrambi i genitori svolgono un’attività lavorativa, trovano l’unica occasione di un incontro dei propri membri – innanzi tutto genitori e figli – più disteso nel tempo e, quando possibile, in ambiente diverso da quello dell’abituale dimora cittadina, più sereno nel riposo dal lavoro, di un incontro nel quale trovano alimento il rafforzarsi dei rapporti affettivi, lo scambio delle esperienze, il confronto dei comportamenti tra giovani e adulti; in una parola, si ricompone l’unità della famiglia, e questa attua la pienezza della sua essenza di primo e fondamentale nucleo sociale e della sua primaria funzione educativa.
In considerazione del duplice ordine di esigenze finora prospettate, questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno.”
Tutto risolto? Sull'argomento vogliamo aprire un dibattito, riportando il commento di Paolo Pizzo, che si è occupato di rintracciare la citata circolare e di commentarla rispondendo alla nostra utente.
Infatti, la motivazione che è alla base della circolare (non quindi il divieto in sé di assegnare i compiti durante il fine settimana) come lo “scambio delle esperienze”, “il confronto dei comportamenti tra giovani e adulti”; il richiamo all’unità della famiglia ecc. da poter effettuare/recuperare solo il “fine settimana” (cosa che quindi lo studio non permetterebbe) potrebbe sembrare anacronistica anche se con un’eco quasi nostalgica.
Ad altri invece possono sembrare ancora dei valori da perseguire e che rimanga quindi ben “visibile” questa circolare.
"Io invece - citiamo dalla risposta data da Pizzo nella nostra rubrica di consulenza - non posso resistere e quindi penso anche al fatto che dal 1969 ad oggi è cambiato e di molto il tono delle stesse circolari ministeriali (purtroppo…). Poi c’è da considerare la prassi: alzi infatti la mano quell’insegnante che non abbia finora assegnato compiti per i lunedì.
Se però poi parliamo da un punto di vista strettamente normativo, e per adesso a quello mi attengo, non c’è dubbio che la circolare esiste e andrebbe rispettata, a meno ovviamente di un regolamento interno di istituto che predisponga diversamente.
Insomma, il dibattito è sicuramente aperto (ti ricordo anche la questione compiti per le vacanze di Natale) e sarebbe utile portarlo all’attenzione anche del collegio dei docenti."
mercoledì 20 novembre 2013
Venerdì 29 Settembre: bike to school day
Raffaella ci propone di aderire a una bellissima iniziativa. Vi prego di leggere e postare eventualmente la Vostra partecipazione e/o disponibilità come accompagnatori.
Grazie
Nicola
Grazie
Nicola
vi propongo di aderire come scuola Manetti al "bike to school day" venerdì 29 novembre.
Io do' la mia disponibilità per accompagnare un gruppo piccolo (se sola, ma ovviamente se si aggregano altri genitori ...) lungo un percorso che potrebbe partire da via Stampini/Moricca e passare per via di valle Aurelia o via Moricca (dipende da chi si aggrega), ma è possibile anche un giro più complesso.Allego il volantino dell'iniziativa e alcuni link che potreste consultare per saperne di più:Se riusciamo a costituire un gruppo lo pubblicizzerei con un volantino personalizzato "Manetti", avviserei il municipio per chiedere un vigile al semaforo e chiederei alla scuola di poter parcheggiare le bici all'interno del cortile (ma dotatevi comunque di una catena ogni due bici almeno).Aspetto vostre notizie e chiedo ad Alessia di diffondere il messaggio tra i genitori delle prime e, per gli altri diffondetelo a chi volete e scusate se ho inserito qualche indirizzo non attinente … graziebuona giornata, Raffaella
sabato 2 novembre 2013
Consiglio di Interclasse
Buongiorno a Tutte/i
Lunedi 11 Novembre 2013 ci sarà l'incontro di Interclasse tra i Rappresentanti di Classe e le Maestre.
In questa occasione spero di ricevere dalle Maestre i metodi e il programma che stanno seguendo...in modo da poter seguire più facilmente nello studio i nostri Bambini.
In occasione degli incontri chiedo sempre a Voi se Avete Domande, Dubbi, Suggerimenti, Perplessità, Consigli, Idee, Proposte, Soluzioni, Problematiche, Delucidazioni...etc...etc..scrivete TUTTO ciò che vi viene in mente....approfittiamone poiché quest'anno sarà più dura comunicare con le Maestre causa....mancanza di una referente.
Attendo Vostre indicazioni....grazie.
Nicola
sabato 26 ottobre 2013
venerdì 25 ottobre 2013
Incentiviamo il Dialogo
come già anticipato dall'Amico Nicola- Nostro rappresentante -Vi scrivo per discutere tra di Noi una proposta che, qualora dovesse essere condivisa, potrà essere sottoposta alla Dirigenza Scolastica e alle Maestre; infine, se gradita, potrà essere applicata in via sperimentale, salvo poi verificarne, in concreto, la bontà e porvi tutti gli aggiustamenti necessari, per evitare che “la cura sia peggiore del male”.
Infatti, l'esigenza di scrivere questa bozza nasce, da un lato, per tentare di arginare il fenomeno delle c.d. “punizioni collettive” (quali l'abolizione delle ore di ginnastica, e forse anche della merenda; il divieto di trascorrere la ricreazione in giardino, ecc.), punizioni tanto più odiose e, addirittura, diseducative laddove i bambini non sono stati posti, neppure, in grado di comprenderne i motivi; dall'altro, per tentare di fornire “soluzioni operative” sostitutive della “punizione di gruppo” e/o di altre arcaiche e pericolose punizioni (quali il collocare gli alunni indisciplinati fuori dall'aula), che tengano nel debito conto delle difficoltà oggettive che, quotidianamente, incontrano le Maestre nel mantenere e ripristinare l'ordine e la sicurezza all'interno delle classi.
E' per questo che, oggi, chiedo il contributo di ciascuno di Voi e le Vostre osservazioni in merito al contenuto della presente e-mail per creare un sistema che, raccogliendo i suggerimenti di tutti, sia largamente condiviso.
Premetto che il “sistema” che sottopongo alla Vostra attenzione si fonda sui seguenti principi fondamentali ed irrinunciabili: la punizione, per avere una valenza educativa, deve essere giusta e proporzionata al fatto commesso e deve essere percepita come tale e non invece come un premio.
Ferma la premessa che precede, la proposta è, grosso modo, così articolata:
1) ogni bambino è responsabile, in via esclusiva, di ciò che fa e/o dice;
2) il bambino che vìola la singola regola dovrà scrivere sul quaderno corrispondente alla materia durante la quale si è verificato il comportamento vietato e/o inopportuno, un numero variabile di volte (1,3,5) - a discrezione della Maestra e determinato dalla gravità del fatto - il comportamento che ha determinato la punizione, al fine di memorizzarlo, di riflettere e comprenderne il disvalore;
3) la punizione verrà svolta durante il tempo della ricreazione in quanto essa deve essere realmente percepita come tale e non come cosa premiale (ad es.: il non fare ginnastica è percepito dai bambini pigri come un premio); con ciò si eviterà che i bambini possano addirittura essere indotti a compiere, scientemente, quelle azioni e/o comportamenti inopportuni e/o vietati pur di ottenere la “punizione a loro gradita”;
4) il bambino, attraverso le punizioni scritte sul quaderno, sarà costretto a renderne conto anche alla Famiglia la quale prenderà i provvedimenti che riterrà più opportuni, realizzando così un ulteriore deterrente;
5) le punizioni andranno graduate in base al disvalore di ciascun comportamento; taluni comportamenti, infatti, per la loro gravità saranno idonei a far scattare la sanzione immediatamente (es.: Tizio ha picchiato Caio, oppure Tizio scambiava figurine con Caio mentre la maestra spigava), mentre per i comportamenti decisamente meno gravi (es.: Tizio parlava con Caio, oppure Tizio ha riso in classe) prima di far scattare la sanzione dovranno, necessariamente, essere preceduti da un numero minimo di ammonimenti, deciso dalle Maestre, e che verrà indicato nel testo da scrivere per punizione (ad es.: oggi ho disturbato per 3 volte la lezione di italiano, parlando, ridendo, alzandomi senza motivo, ecc.).
I vantaggi di questo “metodo sperimentale”sembrerebbero, almeno sulla carta, molteplici, e precisamente:
1) i bambini, finalmente, attraverso la punizione scritta e motivata (chiacchieravo, spingevo, ridevo, ecc.), comprenderanno ciò che non deve essere fatto e/o detto e pagheranno in prima persona le conseguenze, rinunciando a parte della ricreazione;
2) I bambini si eserciteranno a scrivere;
3) I bambini, attraverso l'introduzione del principio della responsabilità individuale, saranno portati quantomeno ad attenuare quel sentimento di ingiustizia e di avversione rispetto alla Scuola e verso la singola Maestra - fanciullescamente rappresentato dai Nostri figli con la nota frase “però la Maestra è cattiva”- sentimento che si è generato allorché i bambini sono stati costretti a rinunziare (cosa, che a quanto mi riferisce mia figlia, accade spesso) alla ricreazione in giardino per fatti che non hanno neppure commesso e per i quali sono stati, invece, ingiustamente puniti collettivamente.
Rispetto alle Famiglie i vantaggi dovrebbero consistere nella lettura dei quaderni sui quali verranno riportati, come già detto, anche i motivi delle punizioni (ad es.: oggi ho disturbato 3 volte la lezione, chiacchierando, ridendo, ecc.), consentendo di:
1) conoscere meglio il contegno dei propri figli in classe, nei rapporti con le Maestre e con gli altri bambini;
2) conoscere, con esattezza, ciò che realmente accade in classe senza doversi accontentare dei racconti, talvolta fantasiosi, dei bambini o da essi semplicemente mal compresi che, però, a volte sono idonei a creare incomprensioni profonde tra le Famiglie e la Scuola (ad es.: “per punizione non abbiamo fatto la merenda!”, mentre invece magari il personale addetto all'approvvigionamento esercitava il diritto di sciopero);
3) conoscere il motivo della punizione e, qualora non condiviso, parlarne direttamente con la Maestra che l'ha inflitta (ad es.: “sono stato punito perché ho mangiato poco a mensa!”);
4) sostenere l'operato delle Maestre collaborando con le stesse nel far comprendere ai propri Figli, una volta ancora, ciò che non deve essere fatto e/o detto ed il motivo del divieto, creando una continuità educativa tra Scuola e Famiglia;
5) operare un controllo sull'operato delle Maestre e sulle linee educative che vengono perseguite all'interno della Scuola.
Rispetto alle Maestre i vantaggi dovrebbero consistere nella possibilità di poter disporre di uno “strumento punitivo- educativo” che forse darà loro la possibilità di ottenere:
1) il silenzio e l'ordine attraverso punizioni giuste e proporzionate che riguardano, esclusivamente, chi in silenzio non sta e si comporta male, con ciò evitando che il responsabile dell'azione possa, rispetto ad una punizione che ha riguardato tutti indistintamente, minimizzare e banalizzare il comportamento vietato ed evitando, altresì, che il responsabile medesimo possa crogiolarsi sull'antico adagio del “mal comune mezzo gaudio”;
2) il sostegno delle Famiglie, più consapevoli di ciò che accade in classe, e che a loro volta ammoniranno i propri figli per quello stesso comportamento che ha determinato la sanzione scolastica, con l'effetto di creare un ulteriore deterrente;
3) la “stima” e l'affetto dei bambini i quali non appelleranno più la Maestra “cattiva” per averli puniti anche quando non hanno commesso alcuna infrazione.
Con riferimento, invece, alle c.d. “punizioni di gruppo” (che personalmente aborro soprattutto quando attuate in maniera ingiusta – rispetto cioè ai fatti minimali - e in maniera totalmente diseducativa sospendendo le lezioni), qualora la Scuola ritenesse di non potervi rinunciare, esse dovranno essere applicate come extrema ratio, ossia esclusivamente rispetto ad azioni gravi e/o pericolose e a condizione che il motivo ed il disvalore del fatto che le ha determinate sia compiutamente spiegato dalle Maestre e, quindi, compreso dai bambini. Inoltre, per realizzare una qualsivoglia finalità educativa rispetto ad una punizione che, in sé per sé, educativa non è, si dovrà fare in modo di responsabilizzare i bambini affinché in futuro si adoperino, non per fomentare un comportamento che può apparire ai loro occhi ilare (ad es.: tirare il pane a mensa, le pietre, ecc.), ma per inibirlo e magari attivarsi al fine di disincentivare quel comportamento che, attesa la sua gravità e/o pericolosità, sarà idoneo a determinare la sanzione, in via assolutamente eccezionale, nei confronti di tutti. Rimane fermo che il responsabile, ove identificato, dovrà essere destinatario di una sanzione più grave rispetto agli altri al fine di ripristinale l'equilibrio e un minimo di giustizia.
Al sistema delle punizioni così delineato abbinerei, altresì, un sistema premiale dal momento che sono fermamente convinta che si ottengono molti più risultati con i premi anziché con le punizioni. Propongo, infatti, l'istituzione del c.d. “Registro Pubblico dei Premi” la cui tenuta spetterà al Corpo Docente collettivamente considerato. Nel “Registro” dovranno essere annotati i premi conseguiti dai bambini (senza eccezione alcuna, nel senso che tutti, e ribadisco tutti i bambini, dovranno ricevere un premio) all'interno di un arco temporale stabilito (ad es. un mese). Al fine di valorizzare le singole doti naturali e le caratteristiche di ciascun bambino il premio può avere e, dovrà avere, il contenuto più vario: dal più bravo in italiano in un dato giorno, in matematica, in scienze, in disegno, ecc.; al bambino più attento in un dato giorno, al più ordinato, al più educato, al più simpatico, a quello più veloce nella corsa, al più sensibile, a colui che ha mangiato tutto ed a colui che ha mangiato la coscia di pollo con coltello e forchetta, anziché con le mani; a colui che ha disturbato meno e a colui che si è alzato meno spesso dal banco; a colui che sa soffiarsi meglio il naso; a chi si è adoperato per far fare la pace tra i litiganti, a colui che ha messo l'impegno maggiore, anche a prescindere dal risultato conseguito, e così via.
Il premio al vincitore potrà, ad esempio, consistere (oltre che nell'applauso, doveroso, da parte dei compagni di classe i quali debbono imparare a gioire dei successi altrui) nel trascorrere 5-10 minuti seduto vicino alla Maestra, in cattedra, a significare che in quel momento il bambino è a sua volta Maestro, è Esempio per tutti, rispetto a quel comportamento che gli ha consentito di essere proclamato vincitore.
Il fine ultimo di tale “Registro” è quello di incentivare i bambini a tenere comportamenti civili e gentili, applicarsi nella didattica, tenere rapporti rispettosi ed educati tra di loro e con le insegnanti, e ad emulare e ripetere quelle azioni che hanno determinato il conseguimento del premio, per poterlo, a loro volta, ottenere.
Il messaggio che dovrebbe arrivare ai bambini, valorizzando i loro punti di forza individuali, le loro eccellenze, è nel senso che anche quando non si è i migliori in italiano o in matematica, si può essere i migliori per sensibilità, socievolezza, spirito di gruppo, ecc. ecc. ecc.
In conclusione, il “Registro” vuole tentare di realizzare delle vere e proprie “iniezioni di autostima”, al fine di spronare i Nostri figli a dare sempre il meglio di sé in ogni cosa che fanno.
Aspetto i Vostri suggerimenti e le Vostre note critiche.
Buona giornata a tutti Voi,
Emanuela (mamma di Lucrezia)
venerdì 24 maggio 2013
Completiamo il Catalogo Disney
Da Domenica 26 Maggio 2013 nei Centri Conad non verranno più distribuite le Figurine Disney, ancora i Nostri Bimbi non hanno completato i loro Album e sono Strapieni di Inutili Doppioni. QUALCHE ANNO FÀ i Doppioni avevano tutt'altro significato poiché ogni Figurina ( Panini) significava metterla in Palio per Ore ed Ore di Giochi che non stò quì a ripetervi i loro nomi complicatissimi da Pronunciare anzi ve li dico..SCIUSCIU, BATTMURU, CIAPPA, MUNT etc. etc. Tutto molto più eccitante che riempire uno sterile album....ma ADESSO il Nostro Fine è aiutare affinché TUTTI gli Album siano COMPLETATI.....e quelli che alla fine AVANZERANNO ci sfideremo Noi PAPÀ E MAMME.
SCRIVETE in questo Post quelli che vi Mancano....e rispondete sotto a Tutti coloro che potete Aiutare.
Ciao Nicola.
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